TMR Cederna Fodere si allarga nel Parco del Ticino: dalla periferia di Milano ai prati di Vergiate.

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Ennesimo tentativo di cementificare i suoli agricoli.

Costruiamo il sistema di riutilizzo delle aree dismesse.

Adriano Celentano cantava nel 1966 ( parole di Miki Del Prete e Luciano Beretta ) “Là dove c’era l’erba ora c’è una città” riferito all’avanzata di asfalto, catrame e cemento sul suolo milanese. La situazione del 2012 è cambiata molto poco.

Invece della lezione già chiara allora, la TMR Cederna Fodere, ubicata al Gratosoglio, quartiere milanese a sud della città, in riva al Lambro Meridionale, ha deciso di traslocare l’azienda presso il sito secondario di Vergiate, il comune più elevato del Parco Regionale del Ticino. Uno dei comuni più verdi e boscosi di tutta la provincia varesotta,

Per unificare i suoi stabilimenti qui, dove il terreno è agricolo, la direzione della ditta chiede al comune di Vergiate la variazione del Piano urbanistico vigente per potersi insediare sui campi a fianco della tessitura esistente. L’iter, iniziato con la precedente amministrazione di centrodestra, va avanti anche dopo il cambio di sindaco e di colore politico del Comune. Nel frattempo gli enti partecipanti alla conferenza di servizio hanno richiesto la procedura di Valutazione Ambientale Strategica, un documento mancante fino ad oggi.

Il territorio interessato, come già detto nel Parco del Ticino, è lungo il corso del torrente Strona, il secondo affluente per portata dall’uscita del fiume azzurro dal Lago. Una delle questioni irrisolte è proprio la depurazione delle acque che la tintoria e tutto il complesso manifatturiero produrranno copiosamente.

Quindi esistono aspetti rilevanti sulla salubrità degli ambienti di vita (possibili effetti di scadimento generale dell’ambiente, di incremento della rumorosità indotta, di inquinamento atmosferico), oltre alla perdita irrimediabile di oltre 10.000 metriquadri dell’ampliamento. Subito è sorto, ai primi di ottobre, il Comitato No Tintoria, presto sostenuto da oltre ottocento residenti e vicini.

Le ragioni del Comitato sono espresse a questo link: clicca qui

Le ragioni della TMR Cederna sono quelle della maggiore funzionalità dell’impianto, ovviamente; ne citano anche altre, ad esempio per i vantaggi occupazionali, ma nei fatti i lavoratori e le lavoratrici che saranno impiegati nel nuovo stabilimento riunificato sono quelli già in forza tra il sito di Milano e quello piccolo di Samarate.

Crediamo che questa vicenda sia emblematica del caos urbanistico lombardo. Sicuramente le aree milanesi saranno vendute a ottimo prezzo; è probabile che il guadagno della cessione sia una fetta significativa dell’investimento che TMR sta per compiere. Proprio per garantire il futuro sociale, industriale e ambientale la Regione Lombardia e gli enti territoriali, comune e provincia, dovranno fare della questione del consumo di suolo e del riutilizzo dei suoli abbandonati e dismessi, i cosiddetti terreni grigi per distinguerli dal terreno verde , una centralità della politica.

Occorre una legge regionale stringente e puntuale, con adeguati finanziamenti e poteri di intervento. Oggi succede in questo comune fortunatamente ben difeso – tra l’altro sede di un grande stabilimento di Agusta Westland … – ma nel caso di comuni più bisognosi e isolati la formula del ricatto monetario sarebbe vincente inevitabilmente.

Seguite le battaglie degli Eco-Civici e Verdi europei . Venite con noi alle prossime elezioni !

Andrea Barcucci

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