Giù le mani dal Parco Sud

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Verso la fine degli anni ’80 è nato, per merito di alcuni Politici,Tecnici, Associazioni, il Progetto PARCO AGRICOLO SUD MILANO, un parco unico nel suo genere e forse il più grande a livello Europeo.
Lo scopo con cui è stato creato questo Parco, era ed è, ancora oggi, attuale: realizzare una fascia, protetta da precisi vincoli per salvaguardare l’attività Agricola e per impedire un ulteriore consumo del territorio. Sottraendo la terra alla speculazione edilizia la si mette a disposizione dei cittadini della grande metropoli: un polmone verde che, insieme a quelli esistenti a est – nord – ovest della città, integra e rafforza il sistema dei Parchi Lombardi.
Tutti noi ricordiamo le foto della Pianura Padana ripresa dal Satellite, tempo fa, e pubblicata dal “Corriere della Sera”, accanto ad un articolo che spiegava come questa fosse una delle 5 zone, dove mediamente ristagna una aria tra le più inquinate del Pianeta.
Ciò che è avvenuto nella Assemblea del 15 giugno 2012, dei Sindaci dei 61 comuni del Parco Agricolo Sud, è estremamente grave: “è stata approvata la variante parziale del PTC del Parco, la cui entità è di 100.000 mq” , che segue una operazione analoga avvenuta a gennaio scorso, di oltre 50.000 mq, che noi abbiamo contestato manifestando insieme alle associazioni ambientaliste davanti al palazzo della Provincia.
i Verdi/ Ecologisti e Reti Civiche del Sud-Ovest Milano, con questo comunicato vogliono esprimere il loro totale dissenso sul risultato anche di questo voto :
1) Perché a fronte di una decisione così importante, che comporta la distruzione di una quota importante di terreno agricolo (avendo nel caso di Vignate una alternativa a Segrate, a pochi Km di distanza), le assenze delle massime Autorità comunali convocate a decidere sono state circa la metà degli aventi diritto, evidenziando una certa loro leggerezza ad affrontare questi temi e poca attenzione alla tutela dei “Beni Comuni”.
Ci chiediamo se questa leggerezza non ci sia stata anche nel coinvolgimento almeno delle rispettive Amministrazioni (Assessori e Consiglieri) su questa decisione. Da notare che forti assenze si erano registrate anche in occasione del voto di gennaio che aveva riguardato la variante di Rosate.
2) Inoltre ci associamo, con quanto affermato nella lettera indirizzata al Sindaco di Vernate in occasione dell’Assemblea dei Sindaci sopracitata,dell’Associazione per il Parco Sud Milano,CIA ( Confederazione Agricoltori Italiani) , FAI, Italia Nostra Milano, Legambiente Lombardia, WWF Lombardia più altre , compresa la contestazione della “metodologia con cui l’Ente Gestore del Parco sta affrontando queste varianti, sia quella di Rosate che quella di Vignate: non si possono fare varianti casuali quando c’è in corso la variante generale del PTCP. Chiediamo che queste decisioni vengano necessariamente rimandate a dopo che verranno stabilite delle linee guida generali ben precise e a favore della tutela del Parco. Ciò è solo buon senso ed è fare l’interesse dei territori amministrati. I precedenti di Rosate e Vignate destabilizzano l’ordinamento del Parco e rendono poco chiare le decisioni prese dall’Assemblea dei Sindaci”.

Verdi di Buccinasco/ Ecologisti e Reti Civiche del Sud –Ovest Milano

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