Visto l’intervento di Adriano Celentano di oggi sul Fatto quotidiano ho voluto rendergli un omaggio pubblicando qui una sua canzone del 1972.
E’ la prima canzone che ho imparato a memoria iniziando a ragionare in ecologico….
Disse l’uccellino al cacciatore che gia spiano il fucile su di lui:
“Prima che tu spari c’e una cosa che io devo dirti: son l’unico
rimasto in tutto il mondo da questo tuo orribile sterminio,
se uccidi pure me non avrai scampo: di tutti gli uomini
presto verra la fine, perche tu crudelmente hai infranto l’equilibrio
della natura, tu che sempre predichi l’amore e la liberta di ogni uomo
hai ucciso il simbolo della liberta, hai distrutto l’unica difesa delle piante.
Ma ora che il cielo e deserto, l’inizio di una strage e su di voi:
gli insetti gia preparano una guerra, per sterminare il verde sulla terra,
non ci sara piu ossigeno nell’aria e voi soffocherete piano piano,
dunque hai solo un modo per salvarti: lasciami libero di andare per il mondo,
sperando in un miracolo soltanto: che una compagna io trovi salva,
in modo che ritorni la mia razza come sta scritto nella natura.
Ma ora che il fucile hai abbassato, una cosa ancora devo dirti:
questo favore non te lo faro; tu vuoi risparmiarmi solamente
perche hai paura, paura di morire.
Non permettero che nuove ali nascano ancora
per essere un crudele bersaglio dei cacciatori ,
anche se tu non mi ucciderai, aspettero la morte che mi prenda.
Questa e la mia vendetta…
Di Adriano Celentano
Qui troverai gli accordi Fabrizio Masseroni