I Verdi della Lombardia dicono NO!

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congresso mondiale delle famiglie

Dal 29 al 31 marzo 2019 si terrà a Verona il Congresso mondiale delle famiglie, iniziativa promossa dal ministro Fontana, la manifestazione raduna antigay e antiabortisti d’Italia.

Una manifestazione che si tiene per la prima volta nella sua storia in Italia, il raduno della destra sovranista con l’obiettivo di “unire e far collaborare leader, organizzazioni e famiglie per affermare, celebrare e difendere la famiglia naturale come sola unità stabile e fondamentale della società”.

la kermesse organizzata dall’International Organization for the Family (Iof, la lobby statunitense che mette insieme attivisti antiabortisti, antigay, contrari al divorzio e oppositori dell’emancipazione della donna), sintomo di un orientamento politico che nell’ultimo anno, con il varo del governo giallo-nero, ha assunto forti connotati sovranisti.

I verdi della Lombartdia condannano senza se e senza ma il tentativo di portare le lancette del tempo in un medioevo oscurantista dove vengono messi in discussioni i diritti delle persone.

Non basta la presa di posizione di Luigi Di Maio che ha bollato il Congresso Mondiale delle Famiglie come il raduno “della destra degli sfigati”. Così come non basta che si sia tolta dalla locandina dell’evento il patrocinio del Consiglio dei ministri. Un patrocinio prima concesso, poi – almeno nelle dichiarazioni di Palazzo Chigi – in fase di verifica. Puerili tentativi di presa di distanze che mettono ancora una volta in evidenza l’ipocrisia del M5S e del governo.

Tutti gli eventi della kermesse avranno un filo conduttore comune: una ferma opposizione alla legge 194 sull’aborto, ai matrimoni gay, al welfare esteso alle coppie omosessuali e l’impegno per la riaffermazione della famiglia tradizionale.

La cosa che più ci indigna sono i relatori che parteciperanno al congresso. A Verona, infatti, interverranno ad esempio alcuni ultracattolici italiani come Massimo Gandolfini, ma anche tanti esponenti dell’estrema destra europea e mondiale.

Uno dei nomi più controversi è quello di Lucy Akello, una parlamentare ugandese che ha dichiarato di voler punire l’omosessualità con la pena di morte. Theresa Okafor, invece, è un’aperta oppositrice all’amore tra coppie dello stesso sesso: nel suo paese d’origine, la Nigeria, la parlamentare è stata in prima linea per l’approvazione di una legge contro i matrimoni gay, con pene fino a 14 anni di reclusione per chi dichiara di amare una persona dello stesso sesso.

Il fondatore dell’Iof, Brian Brown (altro ospite della manifestazione) si è distinto per aver lottato per la norma che vieta ai transessuali di diventare militari, festeggiando poi con un controverso tweet che recitava “L’esercito è per la guerra, non per le erezioni”. Ma Brown si è fatto conoscere anche per altre dichiarazioni decisamente discutibili, come quella secondo cui gli aborti sono la prima causa di femminicidi dal momento che, se le donne facessero nascere quei bambini, “non verrebbero più uccise”.

Oltre al ministro Fontana e al vicepremier Salvini, hanno confermato la loro presenza al Congresso Mondiale delle Famiglie anche il governatore del Veneto Luca Zaia, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e il senatore Simone Pillon (promotore della discussa legge sulla bigenitorialità), oltre alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.
Parteciperanno anche alcune formazioni di estrema destra, come Forza Nuova.

I Verdi della lombardia non rimarranno a guardare e denunciano con forza “le politiche regressive e oscurantiste sostenute da istituzioni e governo, schierati contro leggi dello Stato” e saremo tra quelli che dicono NO a chi mette in discussione i diritti delle persone faticosamente conquistati.

I Co-portavoce dei Verdi della Lombardia
Aldo Guastafierro e Cristina Ganini e l’esecutivo regionale dei Verdi della Lombardia

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