Ecco la sintesi del programma dei verdi in 12 punti

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Dodici punti per un governo Verde della Lombardia

Occorre rinnovamento e una politica nuova al governo della Regione Lombardia che  metta al centro della sua azione il cittadino, inteso come singolo individuo e nelle diverse forme di aggregazione di cui è capace, e l’ambiente, per garantire salute e benessere sociale ed economico alla nostra e alle future generazioni.

Per questo le linee d’intervento del nuovo Governo regionale dovranno passare attraverso questi dodici punti:

1.Energia: Uniformiamo la politica energetica e di approvvigionamento della nostra Regione alle direttive europee del 20+20+20: meno emissioni, più fonti rinnovabili, più risparmio. Nuova politica energetica significa anche un netto rifiuto alla costruzione di centrali nucleari il cui modello economico è del tutto insostenibile.

2.Territorio: Fermiamo il consumo di suolo, bene limitato e non riproducibile, riqualificando la città costruita, le aree dismesse, le periferie urbane. Anche i grandi eventi come Expo2015 devono orientarsi a questi principi e non essere ghiotte occasioni per gli speculatori.

3.Agricoltura: Promuoviamo l’agricoltura di qualità, i suoi spazi, le produzioni locali (dalla bassa pianura alla montagna) e il biologico.

4.Mobilità e trasporti: Occorre più ferro e meno autostrade. I soldi pubblici vengano investiti nel trasporto pubblico per ferrovie, metropolitane, linee bus. Si favorisca l’interscambio tra mezzo privato e mezzo pubblico e l’uso della bicicletta anche negli spostamenti casa-lavoro. Sì al biglietto unico sui mezzi pubblici.

5.Istruzione, formazione e ricerca: Garantiamo il sistema pubblico dell’istruzione di ogni ordine e grado, della formazione e della ricerca con risorse, strumenti e spazi adeguati. La ricerca è determinante per vincere le sfide della modernità e dello sviluppo soprattutto nel grande campo della green economy.

6.Sanità/politiche sociali: Non bastano gli ospedali d’eccellenza per garantire un livello di assistenza medica adeguata. Occorre infatti dar corpo a una più puntuale rete di assistenza che garantisca al cittadino una tutela migliore della propria salute.

7.Acqua: L‘acqua è un bene primario e inalienabile. Deve essere garantito a tutti senza sprechi e speculazioni. Occorre più attenzione anche nella gestione e tutela delle riserve idriche quali laghi, fumi, torrenti e canali che hanno fatto la storia e del patrimonio del nostro territorio.

8.Economia/commercio/finanza/produzione: In questi anni si è assistito a un progressivo mutamento della vocazione produttiva della nostra regione, con la dismissione di alcuni settori, la riscoperta di altri e la creazione di nuovi. Vogliamo un mercato etico e verde, che produca benessere per tutti, perché produrre non significa sfruttare indiscriminatamente il territorio, ma interagire con esso per una migliore qualità della vita.

9.Cittadinanza/immigrazione:l’immigrazione è ormai un fenomeno assodato e duraturo nel nostro territorio. Dobbiamo costruire percorsi d’integrazione che contrastino l’illegalità e aiutino a costruire una società veramente multietnica, con più diritti e doveri per tutti.

10.Cultura: la valorizzazione del territorio lombardo è un ulteriore traguardo da perseguire. Non basta la promozione di qualche evento di richiamo, ma occorre creare una vera sinergia tra le differenti modalità di svago e tempo libero e un sistema di trasporti che unisca le principali sedi di eventi e manifestazioni, ma anche le più tradizionali mete del turismo in Lombardia.

11.Rifiuti:recupero, riutilizzo/riciclaggio e riduzione devono essere i cardini con cui governare la questione dei rifiuti. Una politica “zero waste” è perseguibile ma occorre incentivare produzioni “pulite” e “rinnovabili”, la raccolta differenziata e tassare ogni forma di spreco.

12.Animali: bisogna garantire salute e benessere agli altri abitanti della città e della campagna. Va tutelata con ogni mezzo, anche con l’istituzione di nuovi parchi, la fauna selvatica. Occorre superare la logica degli allevamenti intensivi. Per gli animali di affezione devono potersi detrarre le spese veterinarie.

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