E’ ora di vaccinare tutti!

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Vaccini

Adesso basta, la narrazione fasulla di Salvini e Moratti va smontata. Il problema delle vaccinazioni nella nostra regione non dipende solo dalla riduzione delle forniture, ma in primis dalla carenza di personale vaccinatore e di luoghi dove effettuarle.

È necessario superare la carenza di operatori. Invece che ampliare il personale, si sono persi giorni per stipulare un accordo che consenta anche ai medici di base di effettuare le somministrazioni. L’intesa, infatti, anche nel migliore dei casi non azzererà i ritardi, dato che questi ultimi si sono impegnati per un massimo di sei somministrazioni/die nei giorni di apertura degli ambulatori.

Un’altra bufala che va smentita è quella che riguarda l’accordo con le farmacie. Le vaccinazioni non potranno mai essere effettuate in farmacia, perché i farmacisti non sono abilitati per somministrare l’adrenalina in caso di complicazioni allergiche.

Si continua dunque a procedere con improvvisazione e approssimazione.
Per raggiungere un’immunità di gregge del 75% della popolazione maggiorenne entro settembre, occorrerebbe effettuare 70.000 vaccinazioni al giorno. È chiaro che con questo tipo di organizzazione non ci si arriverà mai.

Intanto le varianti si diffondono e mettono di nuovo in crisi il sistema sanitario lombardo. In provincia di Brescia gli ospedali sono in sofferenza, stanno utilizzando di nuovo i posti letto ordinari per far fronte al moltiplicarsi delle infezioni e ricomincia il trasferimento di malati ad altre strutture della regione. Mentre in alcuni comuni della bergamasca, del cremonese e del bresciano si istituisce la zona Arancione rinforzata – che tra l’altro prevede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado-, Bertolaso parla di terza ondata. La sensazione però è che la seconda non sia mai cessata.

Sul fronte scuola, invece, regna la totale mancanza di informazioni. Non è ancora chiaro come e quando il personale scolastico si potrà vaccinare. Nel frattempo stanno crescendo in modo esponenziale i casi di covid con migliaia di persone in isolamento.

In questo scenario assistiamo impietriti al balletto politico sulle aperture dei ristoranti la sera e di tutto quanto sia possibile aprire, come se l’emergenza fosse alle spalle.

Ma il virus è in mezzo a noi, si adatta, si trasforma e aggredisce con maggiore violenza, mentre chi deve prendere decisioni filosofeggia allegramente.

Non è possibile assistere a questi giochetti giornalieri e osservare le forze alternative al governo della Regione completamente annichilite su questa narrazione.

La Federazione dei Verdi della Lombardia

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