Elena Grandi

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elena grandi

Nata a Milano, dove vive e lavora, sposata, con tre figli.

In passato ha curato allestimenti di mostre e collaborato con diverse case editrici per la redazione di libri d’arte. Da quindici anni lavora come editor free-lance e si occupa di revisione di testi letterari. Gira per la città solo in bicicletta e crede che Milano debba e possa diventare una città sempre più sostenibile e vivibile.

Si è candidata n°3 di lista con Green Italia Verdi Europei per la Circoscrizione Nord Ovest alle Elezioni Europee 2014.

Chi la conosce sa che è una persona pratica, veloce e determinata: se si pone un obiettivo in cui crede lo persegue fino a quando non l’ha raggiunto.

Dal 2011 è iscritta alla Federazione dei Verdi e dal 2014 è membro del Consiglio Federale Nazionale e dell’Esecutivo Regionale della Lombardia.

Nel 2006 è stata eletta in Consiglio di Zona 1 a Milano, e dal 2011 (nuovamente eletta) è Presidente della Commissione Verde Ambiente Demanio Casa.

Durante la passata consigliatura ha partecipato attivamente alle iniziative dei radicali a favore del riconoscimento delle coppie di fatto e del testamento biologico; ha promosso e divulgato i 5 Referendum per Milano raccogliendo da sola migliaia di firme, si è occupata di educazione ambientale nelle scuole, di diritti civili, di valorizzazione del verde pubblico.

Come Presidente della Commissione sta lavorando per la valorizzazione della biodiversità, del verde urbano, del sistema delle acque, della qualità dell’aria; sostiene e promuovo progetti di verde condiviso, di riutilizzo di immobili sottoutilizzati, di recupero di aree pubbliche e private dismesse, di mobilità dolce, di riconversione energetica degli immobili pubblici e privati.

Crede nella necessità di un movimento ambientalista che si contraddistingua per essere propositivo ed efficace, attivo sul territorio, in grado di essere elemento coagulante delle esigenze delle persone e perciò capace di farsi portavoce dei temi che riguardano l’inquinamento, la sostenibilità ambientale, la tutela del nostro territorio e dei nostri beni, la bonifica dei siti inquinati, lo stop al consumo di suolo, il sostegno all’agricoltura naturale, la difesa dei diritti di ogni essere vivente.

La Green Economy non deve essere solo uno slogan ma un nuovo corso: culturale prima ancora che economico. Insieme ad esso troveremo gli strumenti per il rilancio della nostra economia e saremo in grado di creare nuova ricchezza e lavoro.

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